Arriveranno in tarda serata gli attesissimi risultati degli stress test bancari dell'Eba, che riguarderanno 51 istituti di paesi Ue. Osservata speciale, non solo in Italia, sarà ovviamente Mps, che molto probabilmente emergerà ancora una volta come una delle banche più fragili a livello europeo, potenzialmente fonte di ulteriore instabilità per tutto il sistema. Ma sotto scrutinio ci saranno anche le due big tedesche Deutsche Bank e Commerzbank, la cui redditività è finita sotto pressione negli ultimi mesi.
Numerosi i dati economici di rilievo dall'Europa nella mattinata, tra cui quelli italiani sulla disoccupazione di giugno (il tasso è previsto in lieve discesa all'11,4% dall'11,5%) e sull'inflazione preliminare di luglio, prevista ancora in negativo, a -0,2% tendenziale, sia come dato nazionale sia come armonizzato (da -0,4% e -0,2% rispettivi di giugno). In mattinata giungeranno anche i numeri sui prezzi al consumo in Francia, Spagna e nella zona euro, anche se al momento di fatto non esistono dubbi sul mercato circa la conferma della linea ultra espansiva della Bce. Per la zona euro le stime indicano un'inflazione invariata appena sopra lo zero, allo 0,1% tendenziale visto in giugno (stabile allo 0,8% la stima per il dato al netto delle componenti cibo ed energia).
Nel pomeriggio il focus si sposta decisamente sulla prima lettura del Pil Usa del secondo trimestre; il dato potrebbe sostenere le aspettative per una Fed in grado di alzare i tassi nella parte finale dell'anno, probabilmente in dicembre, dopo le elezioni presidenziali, grazie alla ripresa di vigore dell'economia Usa dopo il rallentamento di inizio 2016. Le previsioni degli economisti indicano una crescita del 2,6% annualizzato, rispetto all'1,1% del primo trimestre.
La Banca del Giappone ha annunciato il rafforzamento dello stimolo monetario stamane al termine del proprio meeting; si tratta tuttavia solo di un modesto aumento degli acquisti di Etf (da 3.300 a 6.000 miliardi di yen), mentre restano invariati il target sulla base monetaria a 80.000 miliardi di yen, gli importi degli acquisiti delle altre tipologie di asset nonché il livello dei tassi di interesse.
La banca centrale preannuncia che nel prossimo meeting verrà condotta un'ampia valutazione degli effetti delle proprie politiche, intanto attende il consistente pacchetto di stimolo fiscale del governo che dovrebbe arrivare, secondo quanto annunciato, già la prossima settimana. La BoJ ha inoltre diffuso il proprio report trimestrale, che lascia invariate le previsioni sull'avvicinamento dell'inflazione al target del 2% nell'anno fiscale 2017/2018 (1,7%) e ulteriormente l'anno successivo (1,9%).
Dal Giappone è giunta in mattinata anche un'ampia serie di dati macro, a partire proprio da quelli sull'inflazione, che confermano incertezze sulla crescita del paese.
Yen in salita di quasi il 2% su dollaro ed euro a seguito della decisione della Banca del Giappone di varare solo un modesto incremento dei propri acquisti di Etf, deludendo le aspettative di nuove misure di stimolo più incisive.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
prezzi al consumo luglio
FRANCIA
Stima preliminare Pil trim2
Stima prezzi al consumo luglio
GERMANIA
Vendite al dettaglio giugno
ZONA EURO
Stima flash Pil trim2
Stima flash inflazione luglio
Tasso disoccupazione giugno
USA
Stima preliminare Pil trim2
Indice Pce trim2
Deflatore Pil trim2
Univ. Michigan, fiducia consumatori finale luglio