QUADRO MACROECONOMICO DI INIZIO 2011
USA: La Fed ha messo in atto una nuova manovra di allentamento monetario (acquisto di Treasury) da 600 mld e il governo ha approvato la manovra fiscale da 450 mld. L’economia americana reagisce agli stimoli e la crescita inizia ad autoalimentarsi con investimenti e consumi che forniscono qualche segno di risveglio. Questo nonostante il mercato del lavoro e quello immobiliare non riescano ancora a riprendersi in modo soddisfacente. La produzione e gli ordini sono in rialzo così come i più recenti indici di fiducia (Ism) e suggeriscono che l’inizio del ‘11 possa dimostrarsi superiore a quanto previsto. Con i Paesi emergenti che continuano a mantenere inalterato il loro ritmo di crescita e con gli stimoli monetari e fiscali che dovrebbero sostenere l’economia reale, non escludiamo che il Pil ‘11 possa attestarsi al 3%. Nel corso del ‘11 gli Usa saranno chiamati a fornire un credibile piano di contenimento dei conti pubblici pena la messa sotto osservazione del proprio rating. La recente impennata dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio non creeranno problemi alla dinamica dell’inflazione, considerando che inoltre l’inflazione “core” rimane bassa.
EUROLANDIA: Il Pil III° trim. (1,9%) risulta inferiore alle attese e al trimestre precedente denotando come la crescita a livello europeo sia ancora debole, appesantita dai Paesi periferici alle prese con pesanti manovre di contenimento del debito. L’eccezione è rappresentata dalla Germania dove il Pil ’10 dovrebbe attestarsi al 3,6%. I dati più recenti segnalano un miglioramento della congiuntura e delle aspettative. Tuttavia la Germania decelererà in quanto verranno ad affievolirsi alcuni fattori che hanno alimentato la crescita 2010. La crescita europea in alcuni Paesi dovrebbe riprendersi (Spagna) ma complessivamente non riteniamo possa assistersi a un’accelerazione del Pil. Il consistente rialzo dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio hanno condotto al rialzo l’inflazione (dicembre 2,2%; flash gennaio 2,4%). Con una ripresa internazionale avviata i prezzi delle materie prime potrebbero rimanere in tensione e l’inflazione difficilmente scenderà sotto il 2%.
REGNO UNITO: Dopo un Pil terzo trimestre (0,7% trim.; 2,7% tend.) risultato superiore al consenso quello del quarto trimestre ha deluso nettamente le attese (-0,5% trim.; 1,7% tend.). La contrazione potrebbe continuare nel primo semestre ’11 specie nel settore dei servizi e per via dell’aumento permanente della Vat.
GIAPPONE: La produzione industriale è salita in novembre dell’1% con tutto il settore manifatturiero che sorprende positivamente: il Pil ’10 dovrebbe attestarsi al 4,3% dopo la caduta del 6,3% del ’09. Lo scenario per il ’11 si preannuncia difficile: la domanda domestica e la spesa delle famiglie rimangono basse con i consumi privati in calo.