CAFFE’ ESPRESSO

16 gennaio 2025 - Netto rimbalzo dell'obbligazionario ....

La seduta di ieri è stata contraddistinta da un marcato rientro dei tassi di mercato, accentuatosi dopo la diffusione del dato sull'inflazione Usa di dicembre. L'indice dei prezzi al consumo il mese scorso ha registrato il maggior aumento congiunturale da marzo, anche se funzionari della Fed hanno segnalato soprattutto il rallentamento della componente di fondo rispetto all'anno prima, pur in un contesto di incertezza legato al possibile impatto delle politiche promesse da Donald Trump.

Dopo la pubblicazione dei dati Usa il mercato monetario continua a scommettere su un primo taglio dei tassi da parte di Federal Reserve soltanto in giugno ma dà una chance del 50% a una seconda mossa espansiva entro fine anno.

Il rendimento del Btp decennale è arrivato a cedere oltre 15 punti base - massimo calo intraday da metà maggio - con un tuffo a 3,67% che lo riporta sui livelli della scorsa settimana.

Gli investitori seguiranno con attenzione la pubblicazione dei verbali relativi al meeting di dicembre in cui la Bce ha tagliato i tassi di un quarto di punto lasciando intravedere un ulteriore allentamento. In quell'occasione l'istituto ha tagliato ancora le stime di crescita, e sono emerse le preoccupazioni per i dazi promessi dal presidente eletto Usa. Probabile nuovo taglio dei tassi Bce da un quarto di punto a fine gennaio.

In novembre il Pil Uk è cresciuto dello 0,1% su mese e dell'1% su anno, con una variazione trimestrale nulla. Le attese erano per un +0,2% su mese, una variazione trimestrale nulla e un aumento tendenziale dell'1,3%.

Il dollaro si è stabilizzato dopo il calo seguito ai dati sull'inflazione Usa.

I prezzi del petrolio salgono per la seconda seduta consecutiva, sostenuti dai timori sulle forniture tra le sanzioni Usa alla Russia, un calo delle scorte Usa superiore alle attese e il miglioramento di prospettive della domanda globale.

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