Prezzi al consumo statunitensi di ottobre, in agenda nel primo pomeriggio. Stando al consensus, l'indice generale dovrebbe evidenziare un leggero surriscaldamento su base tendenziale - 2,6% da 2,4% di settembre - ma mostrarsi stabile a livello core al 3,3%. Numeri più robusti potrebbero alterare le aspettative sull'allentamento Fed da qui al prossimo anno. Ulteriori indicazioni sul percorso della politica monetaria Usa potrebbero giungere domani dalle statistiche sul Ppi e, soprattutto, da un previsto intervento pubblico di Powell. Intanto alcuni banchieri centrali hanno sottolineato come la politica monetaria sia ancora restrittiva, segnalando quindi nuovi tagli.
Scholz chiederà la fiducia al Bundestag il 16 dicembre aprendo la strada ad elezioni anticipate a fine febbraio - anche alla luce dei dati particolarmente deboli sul morale degli investitori a novembre giunti ieri.
L'inflazione all'ingrosso a ottobre in Giappone è salita del 3,4% su anno, più del previsto e sui massimi da oltre un anno. Il dato complica le decisioni della banca centrale sulla tempistica dei rialzi dei tassi di interesse - su cui peraltro aumentano le scommesse degli investitori spinte dalla debolezza dello yen, come dimostra il rendimento dei governativi giapponesi a 5 anni, oggi sul livello più alto degli ultimi 15 anni.
Rallenta la corsa del dollaro e del bitcoin seguita all'elezione di Trump, in attesa dell'importante dato sull'inflazione negli Stati Uniti.