Dopo le riunioni di Fed e BoJ nei giorni scorsi e di BoE oggi (refi fermo al 5,25%) e dopo la sorpresa della banca nazionale svizzera che ha tagliato i tassi, dopo gli indici Pmi (direttori acquisti), i tassi di interesse sono in linea con quelli di inizio settimana. “Molto rumore per nulla”? Al di là dei movimenti sui tassi le indicazioni che si traggono dai numeri sono di una certa rilevanza: l’economia Usa va come un treno, l’economia Ue fatica. L’inflazione Usa è persistente, quella europea potrebbe calare più facilmente. La Fed diventa più guardinga sul numero di tagli nel 2024. Insomma c’è spazio per rivedere almeno in parte le previsioni.
Tra gli spunti macro della seduta spicca l'indagine Ifo sulla fiducia delle imprese per il mese di marzo. Il 6 marzo scorso l'istituto per la ricerca economica ha drasticamente ridotto la propria stima sulla crescita 2024 della prima economia della zona euro, portandola a 0,2% da 0,7% ipotizzato soltanto in gennaio.
Per il dollaro si prospetta una performance settimanale positiva, forte soprattutto dell'inatteso taglio dei tassi svizzeri di ieri che amplifica il differenziale di rendimento tra le valute.