CAFFE’ ESPRESSO

22 settembre 2023 - Oggi indici direttori acquisti (Pmi).

Una prima, importante, cartina di tornasole per l'economia di Germania, Francia e zona euro in settembre giungerà in mattinata quando verranno diffuse le stime degli indici Pmi per il settore manifatturiero e dei servizi.   Le attese per l'attività tedesca e per l'intero blocco sono per letture ancora deboli, decisamente in zona contrazione, poco mosse rispetto a quelle di agosto. Numeri peggiori delle attese potrebbero dare fiato alle colombe della Banca centrale europea, rafforzando le critiche secondo cui l'aggressivo ciclo di inasprimento attuato sinora stia frenando eccessivamente l'economia.

 

Gli investitori si confrontano con uno scenario globale di tassi "higher for longer". Nella seduta di ieri il mercato, partito già sotto pressione in scia al Treasury a seguito della pausa hawkish annunciata dal Fomc, ha incrementato il ribasso dopo che una decisione simile è giunta dalla Banca d'Inghilterra.

 

 

Dopo le dichiarazioni dei falchi, secondo i quali il rischio di un ultimo ritocco dei tassi di interesse verso l'alto resta significativo, nella notte il capo economista Lane è tornato sui rischi derivanti dall'inflazione.

Da segnalare anche il reiterarsi della richiesta - espressa stavolta dal consigliere belga Pierre Wunsch - che la Bce prenda in considerazione la possibilità di terminare anticipatamente i reinvestimenti del Pepp, tema cruciale per i governativi periferici.

 

Fuori dal coro, l'istituto centrale nipponico che ha deciso, in linea con le attese, di mantenere una politica ultra-accomodante con un messaggio che non lascia trasparire alcuna fretta nell'abbandonare il massiccio programma di stimolo monetario. Dopo l'annuncio, lo yen ha perso terreno.

Secondo la maggioranza degli economisti BoJ metterà fine alla sua politica di tassi negativi il prossimo anno.

 

GIAPPONE, PMI E INFLAZIONE - In agosto l'inflazione 'core' resta oltre il target della Banca centrale per il 17esimo mese di fila, attestandosi al 3,1% su anno a fronte di attese per +3,0% e dopo il +3,1% di luglio. Inoltre, l'indice Pmi manifattura ha mostrato per settembre una lettura 'flash' a 48,6 rispetto al 49,6 del mese precedente, indicando una contrazione per il quarto mese di fila, mentre l'analogo indicatore relativo ai servizi è scivolato al minimo di otto mesi a 53,3 da 54,3 di agosto.

 

 

SCIOPERO AUTO USA - La United Auto Workers (Uaw) e le tre case automobilistiche di Detroit sono ancora ai ferri corti mentre si profila oggi la scadenza per un'estensione degli scioperi in atto dalla scorsa settimana.

Lo stallo sta alimentando le preoccupazioni per un'azione prolungata che potrebbe interrompere la produzione e ripercuotersi sulle catene di fornitura, intaccando la crescita economica degli Stati Uniti.

In un'altra questione potenzialmente dirompente per la ripresa statunitense, resta sul tappeto un possibile parziale shutdown del governo federale a partire dal primo ottobre, con alcuni provvedimenti di spesa fermi al Congresso.

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