Mancano segnali evidenti di un rientro dell'inflazione 'core' della zona euro, quindi se lo scenario base della banca centrale si realizza sarà necessario un nuovo rialzo dei tassi il mese prossimo, in occasione del consiglio del 27 luglio. Nell'arco dei prossimi sei-nove mesi, annunciava sempre Lagarde, Francoforte terminerà il processo di revisione della politica di bilancio, portando avanti il cosiddetto 'quantitative tightening'.
Sul fronte Fed, i toni 'hawkish' del presidente Jerome Powell non sembrano aver convinto il mercato, che aspetta un importante dato sull'inflazione in agenda domani.
La Banca del Giappone potrebbe modificare la politica monetaria se l'inflazione riaccelerasse nel 2024 dopo un periodo di moderazione, ha detto il governatore.
In attesa dei dati sull'inflazione della zona euro in agenda domani, riflettori sui prezzi al consumo in Germania, la cui crescita di giugno è vista in accelerazione a 6,7% annuo a livello armonizzato e a 6,3% per l'indice nazionale, da 6,3% e 6,1% rispettivamente di maggio. Ieri i dati Istat hanno fotografato invece una marcata decelerazione dell'inflazione italiana questo mese, con un rallentamento anche della componente di fondo. L'attenzione in mattinata sarà anche sul dato relativo alla fiducia dell'economia nella zona euro, con l'indicatore visto in lieve calo questo mese.
Occhi nel pomeriggio su una serie di numeri in arrivo da oltreoceano, in particolare sulla lettura finale relativa al Pil del primo trimestre, visto in lieve rialzo all'1,4%. Verranno attentamente monitorate anche le nuove richieste settimanali di disoccupazione, con il consensus che è per un livello sostanzialmente stabile.
Dollaro vicino a massimi da oltre sette mesi contro lo yen, mentre lo yuan perde terreno contro il biglietto verde nonostante la mossa della banca centrale cinese per contenerne la debolezza.
