CAFFE’ ESPRESSO

20 dicembre 2022 - La Bank of Japan sorprende i mercati.

Al termine del suo board, la banca centrale del Giappone ha lasciato i tassi invariati, come previsto, ma ha sorpreso i mercati annunciando un'inattesa modifica della sua politica di controllo sui rendimenti obbligazionari che consentirà un maggiore aumento di quelli a lungo termine, con l'obiettivo di alleviare alcuni dei costi del suo prolungato stimolo monetario. Le azioni nipponiche sono crollate, mentre lo yen e i tassi dei bond hanno subito un'impennata in seguito alla decisione, che ha colto in contropiede gli investitori che si aspettavano che l'istituto non avrebbe apportato cambiamenti fino a quando il governatore Kuroda non avrà terminato il suo incarico ad aprile. La banca centrale, tuttavia, ha mantenuto invariato l'obiettivo di rendimento e dichiarato che aumenterà drasticamente gli acquisti di obbligazioni, segno che la mossa odierna è una messa a punto dell'attuale politica monetaria ultra-accomodante piuttosto che un ritiro dello stimolo. La BoJ potrebbe avviare tra marzo e ottobre dell'anno prossimo un progressivo cambiamento della sua politica.

 

Il Nikkei di Tokyo cede il 2,7% e lo yen si apprezza su dollaro, cross (USDJPY) -2,7% a 133,3. La Banca del Giappone, nel comunicato, conferma i tassi di interesse a -0,1% ed anticipa per gennaio un aumento temporaneo degli acquisti di bond a 9.000 miliardi di yen al mese, da 7.300 miliardi.

 

Il Consiglio Ue chiamato a trovare l'intesa sul 'price cap' per il gas russo si è chiuso ieri con un accordo che lo fissa a 180 euro al megawattora. La misura scatterà a partire dal 15 febbraio al terzo giorno di superamento della soglia.

 

Dopo la seduta fiacca di ieri - tra volumi sottili che da qui alla fine della settimana andranno riducendosi in vista delle feste, con un contestuale possibile aumento della volatilità del trading - gli operatori continuano a ponderare il messaggio giunto dalla Bce, anche alla luce di nuove esternazioni da parte dei vertici.

 

Interessanti in chiave inflazione i dati sui prezzi alla produzione tedeschi resi noti stamani, che hanno registrato un ribasso congiunturale del 3,9% e un rialzo annuo del 28,2% contro attese pari rispettivamente a -2,2% e +30,6%, in ulteriore rallentamento rispetto al mese prima.

Nel pomeriggio, la stima di dicembre sulla fiducia dei consumatori nell'Eurozona, ipotizzata in frazionale miglioramento a quota -22 dal -23,9 del mese prima.

Etichette: Aritmatica, Caffé Espresso |

I commenti sono chiusi.