CAFFE’ ESPRESSO

29 maggio 2019 - Tensione sulla carta italiana ...

I deboli indici di fiducia della scorsa settimana (Ifo tedesco e Pmi Usa ed Eurozona) e una Fed che si è detta  leggermente sorpresa per come l'inflazione non salga nonostante la piena occupazione stanno portando ai minimi i rendimenti Bund, Irs e Bond Usa. Si aggiungano anche le preoccupazioni per lo stallo nelle trattative sui dazi e quelle per la Brexit; inoltre pare che stia per arrivare all’Italia la lettera da Bruxelles che potrebbe aprire una procedura per debito eccessivo; si aggiunga una certa preoccupazione per l’avanzata dei sovranisti alle elezioni europee e le incertezze per i cambi al vertice della CE e della Bce (stasera inizia il processo di selezione del prossimo presidente della Commissione Europea, con una cena tra capi di stato. Il favorito alla carica ora occupata da Juncker è il tedesco Weber, indicato dalla Germania. Ma i verdi ed i liberali, forti del successo, chiedono una riapertura della trattativa. La novità di stamattina è Barnier, l’ex negoziatore per la Brexit, secondo quanto riferisce Bloomberg, sarebbe sostenuto dalla Francia. Ma se Barnier dovesse arrivare fino in fondo, diventando presidente della Commissione, per le logiche della spartizione e dell’equilibrio tra i paesi dell’Unione Europea, alla BCE, al posto di Draghi, dovrebbe andare un tedesco, quindi,  Weidmann, di certo su posizioni di politica monetaria molto distanti da quelle di Mario Draghi). Un quadro quindi di incertezza che porta il Bund 10 a -0,15% e sembra avviato ai minimi del 2016 dello 0,20%; l’Irs 10 è allo 0,38%; scende sotto il 2,3% il Bond Usa 10 anni. Il Btp è sui livelli di ieri ma lo spread sale a 283 bps.

Washington e Tokyo non si sono impegnate a raggiungere un accordo entro agosto, hanno detto funzionari giapponesi, nonostante il presidente Donald Trump abbia fatto capire di sperare in progressi rapidi nei colloqui.

Da segnalare in mattinata la diffusione in Francia dei dettagli sul Pil nel primo trimestre (attese a 0,3% congiunturale) e dei dati sull'inflazione a maggio (attese a 1,2% su anno da 1,5% in aprile).

Il secondario italiano ha chiuso ieri in territorio negativo. Lo spread riparte da 285 punti base, il tasso del decennale da 2,69%.

In attesa dell'asta a medio-lungo di domani, il Tesoro offre 6,5 miliardi di euro nel nuovo Bot a 6 mesi, scadenza novembre 2019.

DATI MACROECONOMICI

FRANCIA

Dettaglio Pil trim1

Stima prezzi al consumo maggio

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