Continua l’adeguamento dei mercati all’Era Trump: tassi ancora in rialzo, dollaro sempre più forte, borse in rialzo.
Sempre sotto pressione la carta italiana: le dichiarazioni catastrofistiche in caso di vittoria dei “no” si stanno opportunamente smorzando. La tattica di cercare di influenzare il voto disegnando scenari finanziari apocalittici non funziona più e perdono di credibilità coloro che ne parlano. Con l’elezione di Trump si pensava ad un crollo ed invece reagiscono molto bene i mercati con i tassi che finalmente salgono sgonfiando un po’ la bolla sull’obbligazionario. Con Brexit si pensava che la Uk sprofondasse ed invece non è mai andata così bene; ora vogliono far passare il messaggio che una vittoria del “no” allargherebbe lo spread a livelli insostenibili o quant’altro. I problemi dell’Italia sono ben altri e i mercati ora stanno penalizzandoci perché presentiamo una legge di stabilità che è poco convincente e perché l’attuale governo ritrae la mano a coloro che in Europa ce la porgono.
Spread di rendimento tra Btp e Bund 10 anni a 174 bps
Standard & Poor's intanto ha confermato il merito di credito italiano a 'BBB-', con outlook stabile, ribadendo come una eventuale vittoria del 'no' al referendum non abbia implicazioni di per sé negative, se non darà origine a un'inversione di rotta rispetto alle riforme strutturali. Sul fronte economico l'Italia -- che S&P definisce ancora non sincronizzata col resto della zona euro -- resta incanalata all'interno di una dinamica di ripresa, sebbene di ritmo moderato.
Numerosi gli interventi in agenda di esponenti Bce, chiamati in qualche modo a dire la propria sull'ondata della volatilità che ha investito i mercati obbligazionari per il riposizionamento verso l'alto delle stime d'inflazione dopo l'inattesa vittoria di Trump alle presidenziali Usa.
L'economia giapponese è cresciuta più velocemente delle attese nel terzo trimestre, segnando +2,2% annualizzato, a fronte di un consensus per un meno brillante +0,9%, dopo +0,7% registrato tra aprile e giugno. A sostenere il terzo incremento trimestrale consecutivo la domanda estera, mentre segnali di debolezza continuano ad arrivare da quella interna.
Il governatore centrale giapponese Kuroda ha confermato la propria valutazione ottimista sulle prospettive della congiuntura economica nazionale avvertendo però che i rischi sono rivolti verso il basso. L'istituto, ha aggiunto, monitora attentamente l'andamento dello yen.
Ancora segnali di stabilizzazione dall'economia cinese, che continua a beneficiare delle misure di sostegno messe in campo dalle autorità nazionali, anche se timori di frizioni sul fronte commerciale con il neo presidente Usa Trump aumentano i rischi.
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Produzione industriale settembre
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Francia, scadenza 8/2/2017; scadenza 12/4/2017; scadenza 8/11/2017.