Dopo l’ampia volatilità di ieri dettata dall’emotività i mercati cercano di trovare equilibrio iniziando a concentrarsi sulle possibili implicazioni della politica interna ed estera del neo Presidente. Per ora si stanno radicalizzando alcune certezze: la politica interna di Trump contribuirà al rialzo dei tassi grazie ad una ripresa dell’inflazione. Il dollaro potrebbe trarne beneficio. La politica estera, se venisse realizzato anche solo in parte il programma, potrebbe favorire una ripresa degli asset in rubli. Difficile stabilire l’impatto sul prezzo del petrolio.
Un percorso di rialzi graduali dei tassi Usa è ancora sensato anche dopo la vittoria a sorpresa di Trump. La Fed non si farà condizionare la necessità e porrà l'attenzione sui dati economici. Ieri dal fronte Bce è arrivata l'indicazione di una banca centrale pronta ad intervenire in caso d'emergenza.
Resta alta l'attenzione sui mercati, ma per ora l'obbligazionario italiano ha risposto con un calo complessivamente controllato all'inatteso e temuto esito delle elezioni americane.
Bankitalia pubblica i dati mensili, di settembre, su sofferenze, prestiti, depositi e raccolta obbligazionaria delle banche italiane e quelli sul loro portafoglio di titoli di Stato nazionali.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Produzione industriale settembre
USA
Richieste settimanali sussidi di disoccupazione
ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Bot a 12 mesi, scadenza 14/11/2017 (365 gg).
USA
30 anni, scadenza 15/11/2046.
BANCHE CENTRALI
ITALIA
Banca d'Italia, comunicato sui depositi, impieghi, sofferenze bancari di settembre; comunicato sui titoli di Stato italiani detenuti da banche operanti in Italia a fine settembre.