La prima stima sul prodotto interno lordo segnala nei tre mesi al 31 marzo una crescita al ritmo annualizzato di 0,5% (attese 0,7%), minimo dal primo trimestre 2014. Decelera la crescita Usa nei primi tre mesi dell'anno, sulla scia di un forte rallentamento dei consumi e di un apprezzamento del cambio che deprime le esportazioni. Dopo il peggior risultato degli ultimi due anni, i segnali confortanti che giungono dal mercato del lavoro sembrano indicare una ripresa nei prossimi mesi. I dati a cura del dipartimento al lavoro mostrano un'erosione della componente scorte, mentre la caduta dei prezzi del greggio deprime i margini dei colossi petroliferi con una conseguente contrazione degli investimenti delle imprese al minimo dal secondo trimestre 2009, fine della recessione. Unico settore in crescita quello immobiliare.
Si chiude oggi con le riaperture del medio lungo la tornata di collocamenti di fine aprile, con cui il Tesoro ha finora completato circa il 43% della raccolta prevista per quest'anno.
Mattinata ricca di dati economici di rilievo, a partire dalle stime flash sull'inflazione di zona euro e Italia e Francia in aprile, che dovrebbero ancora offrire un quadro di debolezza dei prezzi, se non di vera e propria deflazione.
Dollaro debole in scia agli appuntamenti degli ultimi giorni con le banche centrali e al dato di ieri sul Pil Usa del primo trimestre, in netta decelerazione: tutti elementi che rafforzano l'ipotesi secondo cui potrebbe non essere così urgente per la Fed intervenire sui tassi già nel prossimo meeting.
DATI MACROECONOMICI
GERMANIA
Vendite al dettaglio marzo
ZONA EURO
Stima flash inflazione aprile
Stima Pil 1° trimestre
Tasso disoccupazione marzo
USA
Pce marzo
Università Michigan, fiducia consumatori finale aprile