Occhio alla durata del prestito

Intervista del Il Sole 24 Ore a Stefano Pignatelli, responsabile ufficio studi Aritma.

Come mai in questi ultimi mesi si sta verificando questa discesa dell'Irs?
In estate i dati Usa, decisamente peggiori rispetto al consenso, hanno acceso i timori di una brusca frenata dell'economia e di una fase deflattiva. I rendimenti Usa sui titoli governativi sono scesi nettamente e hanno trascinato al ribasso i rendimenti dei bund tedeschi. I tassi Irs a medio-lungo termine, strettamente collegati all'andamento del Bund, sono scesi anch'essi. Sul calo del Bund ha contribuito anche il timore sui conti pubblici di alcuni stati Ue.

Per l'indicizzazione dei mutui a tasso variabile che differenza c'è nel medio-lungo periodo tra la scelta dell'Euribor e il parametro Bce?
I due parametri sono strettamente collegati. Tuttavia l'Euribor è un tasso che incorpora un rischio controparte mentre il Bce è il tasso ufficiale determinato dalla Banca centrale europea. Questa differenza è apparsa in modo macroscopico con la crisi Lehman. La differenza tra l'Euribor e il Bce è salita vorticosamente (1,23% medio a ottobre 2008). La cosa si è invertita da metà 2009 per via dell'ingente liquidità immessa dalla Bce: oggi l'Euribor a tre mesi è più basso del Bce ma tale anomalia è destinata a rientrare entro un mese. Mediamente l'Euribor negli ultimi 10 anni è stato superiore al tasso Bce dello 0,23%. Tendenzialmente, quindi, al netto di eventuali differenze di spread applicati sulle due diverse operazioni, conviene essere indicizzati al tasso Bce.

È conveniente oggi per chi ha un mutuo a tasso variabile passare a un fisso?
È poco probabile assistere a nuovi consistenti ribassi dei tassi Irs mentre qualche rischio al rialzo, seppur assai moderato nel breve termine, esiste. Il passaggio al fisso dipende da che punto si è del proprio piano di ammortamento. Per periodi residui oltre i 7-10 anni, i livelli attuali potrebbero apparire interessanti. Tuttavia occorre fare attenzione alla base Irs proposta, anche in relazione alla durata media residua del finanziamento e tenuto conto dell'attuale inclinazione della curva, e assicurarsi che lo spread applicato sia in linea con quello sul tasso variabile.

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